SASSARI. "Siamo stanchi di vedere la nostra isola oggetto di interventi speculativi che consumano e rovinano uno dei nostri beni più importanti: il suolo agricolo".
à questo il commento con cui Battista Cualbu e Giuseppe Casu, Presidente e Direttore di Coldiretti Sassari, hanno ribadito lâappoggio della Associazione alla lotta del Comitato per il NO al termodinamico a Cossoine e Giave.
"Si tratta â afferma Cualbu â di un intervento che sottrarrebbe 160 ettari di terreno fertile e vocato alle nostre risorse più preziose: il suolo agricolo e lâagricoltura! Da tempo affermiamo che la Sardegna ha bisogno di un piano per il futuro, incentrato sullâagroalimentare di qualità , che esalti le potenzialità dei territori: è naturale allora la nostra contrarietà ad un progetto che, in un area di pregio sotto il profilo agricolo, vuole innestare un intervento che nulla ha a che fare con lâagricoltura, e che con la stessa non è assolutamente compatibile".
"à arrivato il momento delle scelte â prosegue Casu â la Politica Regionale deve dire con chiarezza che idee ha per il futuro della Sardegna, e dare netti indirizzi programmatici che collochino il tema delle energie rinnovabili, e dellâenergia più in generale, in logica connessione con tali idee. La Sardegna ha bisogno di un Piano di Sviluppo, e di un Piano Energetico ad esso coerente".
"Lâassenza di un visione di insieme â concludono Cualbu e Casu â lascia spazio a mega progetti che occupano e trasformano il suolo agricolo dellâIsola e che lasciano al territorio solo le briciole. Una situazione del genere non può che vederci alleati dei cittadini, e delle imprese, che ben hanno capito il valore del territorio, del paesaggio e dellâagroalimentare di qualità , veri motori che garantiscono ed assicurano la vitalità delle nostre comunità . Su Giave e Cossoine, faremo quello che abbiamo fatto ad Arborea per il Progetto Eleonora e a Decimoputzu, per lâimpianto di Fluminimannu: renderemo disponibili le nostre competenze tecniche e, se queste non saranno sufficienti, faremo sentire la nostra presenza con le imprese agricole del territorio e con le popolazioni locali perché non tollereremo più ulteriori scippi fatti alla Sardegna".