Domenica 10 settembre la riapertura della stazione di Giave

Antonio Caria
06/09/2017
Attualità
Condividi su:

Giave. Siamo nel dicembre 2015. Dopo 137 anni di vita, la locale stazione viene chiusa. La decisione, forse un pò affrettata, destò subito un mare di polemiche e di obiezioni. Grazie al suo carattere forte e coriaceo, la prima cittadina Maria Antonietta Uras, assieme all’Unione dei Comuni del Meilogu, intraprese una lotta contro la Regione Sardegna, Trenitalia e RFI, attraverso una serie di lettere, una delle quali indirizzata al ministro Graziano Delrio, proteste all’esterno del caseggiato e incontri a Cagliari. A questo proposito erano state presentate due interpellanze in Consiglio regionale

Com’ è stato sempre sottolineato dai Sindaci, la chiusura della stazione ha privato di un servizio essenziale un territorio che, sulla carta, comprende circa 25mila abitanti. Una decisione che, a loro modo di vedere, non ha mai avuto alcun vantaggio funzionale per la circolazione dei treni.

Una battaglia durata due anni, nella quale l’Amministrazione comunale di Giave ha intrapreso tutte le strade possibili e inimmaginabili per fare in modo che le autorità competenti rivedessero la loro decisione.

Una battaglia che ha avuto i suoi frutti. Infatti, dopo un attento esame da parte della Direzione Generale dei Trasporti, l’Ente regionale ha voluto dare un’opportunità. Il risultato è che domenica 10 settembre riprenderà il servizio ferroviario con 4 fermate nei giorni feriali e 7 nei festivi. «Queste fermate, – si legge nella nota stampa – in combinazione con le opportune coincidenze per il cambio nelle stazioni di Macomer e Chilivani, consentiranno alla popolazione della parte centro settentrionale del Meilogu, una possibile e valida alternativa all’uso del mezzo privato».

Già nelle scorse settimane vi era stata un’apertura da parte della Regione Sardegna grazie ai due incontri avuti da Uras a Cagliari con la dottoressa Gabriella Massidda (Responsabile della Direzione Generale dell’Assessorato dei Trasporti), giudicati molto positivi dalla sindaca giavese.

«Forse non è un caso – prosegue il comunicato – che sia una donna rivestita di una pubblica funzione, che abbia saputo ascoltare e valutare gli argomenti di un’altra donna anch’essa amministratrice e sindaco. Un primo segno visibile che al tema tanto dibattuto dello spopolamento delle zone interne, si possano dare anche piccole ma importanti risposte concrete come questa, e non solo generiche quanto sterili approvazioni di principio».

Sottolineato come queste fermate «non costano un centesimo di pubblico denaro, né per la Regione committente del servizio tramite il nuovo contratto appena approvato, né per le Ferrovie».

Uras ha rimarcato, infine come questo sia un «piccolo concreto miglioramento delle opportunità di spostamento in sicurezza per popolazioni lontane dai centri più importanti, ottenuto usando solo un po’ di buon senso, condiviso per una volta anche da una parte della Dirigenza Pubblica dimostratasi sensibile e animata da vero spirito di servizio».

«Le informazioni sugli orari – in conclusione – delle nuove fermate vengono già pubblicizzate nelle stazioni, sul sito internet di Trenitalia e presso i media. L’acquisto di biglietti ed abbonamenti è possibile, come per tutto il servizio ferroviario, nelle biglietterie delle stazioni, tramite le emettitrici automatiche e in oltre 1850 punti vendita convenzionati in Regione, oltre che ovviamente su internet».

Leggi altre notizie su MeiloguNotizie.net
Condividi su: