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Job's act. Prc Meilogu: serve lo sciopero generale

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Il primo atto del governo Renzi sul lavoro è stato il decreto che generalizza la precarietà. Quel decreto prevede che ogni impresa possa assumere a termine per tre anni, anche con più contratti dalla durata brevissima, senza “causale” cioè senza dover giustificare perché il contratto è a termine e non a tempo indeterminato. Al termine dei 3 anni ad ogni impresa sarà sufficiente non rinnovare il contratto, assumere un’altra persona e ricominciare il giro! Tutti precari per sempre.

Il governo Renzi ora vuole:

  • - Cancellare definitivamente l’articolo 18 – già manomesso gravemente dalla controriforma Fornero e Monti – per sancire che per tre anni i neoassunti se illegittimamente licenziati, non abbiamo diritto alla reintegra ma solo ad una “mancia”.
  • - Cancellare le norme dello Statuto dei Lavoratori che proibiscono la videosorveglianza dei lavoratori.
  • - Cancellare le norme dello Statuto dei Lavoratori che impediscono il demansionamento.
  • - Peggiorare ulteriormente gli ammortizzatori sociali, prevedendo oltre alla fine della mobilità contenuta nella controriforma Fornero, anche la fine della cassa per chiusura aziendale, della cassa in deroga, e rivedendo i tempi della cassa ordinaria, straordinaria e dell’Aspi.
  • - Rivedere le sanzioni amministrative per le violazioni delle norme in materia di protezione del lavoro, favorendo le misure “premiali”, cioè incentivare il fatto che non importa essere in regola prima, basta mettersi in regola dopo, se per caso un Ispettore del Lavoro scopre un illecito, perché tanto non ci saranno sanzioni.

Renzi non costruisce la soluzione alla disoccupazione. Sono anni che si riducono i diritti in nome del fatto che si sarebbero creati nuovi posti di lavoro. Ma i disoccupati sono raddoppiati.

Renzi non costruisce la soluzione alla crisi, la peggiora: con le sue controriforme i lavoratori saranno totalmente sotto ricatto ed il lavoro povero sarà la regola. Ma la crisi nasce proprio dall’impoverimento del mondo del lavoro.

Renzi porta solo a compimento il lavoro sporco di Berlusconi e Monti, dell’Europa della Merkel e Draghi: lavoratrici e lavoratori ridotti a pura merce da sfruttare e gettar via, senza diritti nè dignità.

Riteniamo che non sia più il tempo di pallidi comunicati di dissenso ma sia necessaria una forte reazione da parte di coloro che si proclamano difensori dei lavoratori e venga proclamato lo sciopero generale!

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