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Antonella Sotgiu e Alfredo Unali: "rigettiamo il giudizio della minoranza sul nostro operato"

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In riferimento al comunicato pubblicato su Meilogu Notizie, i sindaci Antonella Sotgiu e Alfredo Unali rigettano il giudizio sul proprio operato proveniente dai consiglieri di minoranza. Anzitutto l’accusa d’aver diviso e lacerato il paese va rispedita al mittente considerato che tali divisioni coincidono con la loro ascesa ai banchi dell’opposizione: la creazione di più blog che hanno messo i cittadini gli uni contro gli altri, il braccio di ferro a colpi di avvocato contro la Pro Loco, l’intasamento degli uffici con estenuanti richieste di accesso agli atti, i continui articoli sul giornale con le insinuazioni più fantasiose sono solo alcuni degli elementi oggettivi che dimostrano le responsabilità dell’opposizione. La maggioranza difende i risultati ottenuti con la legge occupazione precisando che tante aziende sono ancora in piedi da quasi 15 anni, altre hanno ceduto sul peso della crisi, ma è innegabile l’effetto che tutte hanno avuto sull’economia locale. Sulla povertà di idee della maggioranza si vuole ricordare il nuovo volto dato al paese con oltre 15 miliardi di lire ottenuti e investiti sulle opere pubbliche, quindi il recupero di strutture settecentesche, l’abbellimento del paese con opere artistiche di pregio, l’ammodernamento delle infrastrutture. L’unica idea della minoranza è stata quella di astenersi sempre. L’ossessione contro il mancato sviluppo turistico ci restituisce una minoranza fuori dal mondo, ignara che le priorità del paese sono cambiate con il disimpegno statale, il taglio dei trasferimenti e il dimensionamento dei servizi. I concerti estivi vanno letti alla luce dell’impegno profuso dalla Pro Loco. Sul termodinamico, la maggioranza è stata responsabile: ha valutato le implicazioni in termini di ambiente, occupazione, risorse comunali, detassazione, conseguenze legali e ha fatto liberamente scegliere i cittadini sposandone la volontà. Se la minoranza crede di essere più coraggiosa tenti di ottenere  - se riesce - la futura guida del paese.

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