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Giave. Intesa tra il Comune e l’Arcidiocesi per il restauro del campanile della chiesa parrocchiale di Sant’Andrea

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Nei giorni scorsi il Comune, con il sindaco Maria Antonietta Uras e l’Arcidiocesi con il direttore dell’ufficio beni culturali, Mons Giancarlo Zichi, hanno siglato un accordo per il restauro e consolidamento del campanile della chiesa parrocchiale di Sant’Andrea, mettendo in campo sessantamila euro di cui trentamila fondi comunali e trentamila fondi dell’otto per mille. Intervento quanto mai urgente e necessario per risolvere l’annoso problema della pericolosità dello stato in cui versa il campanile, già segnalato ai VV.FF. e che aveva portato all’emissione di un provvedimento da parte dell’amministrazione di divieto di accesso sia al campanile che al cortile annesso. La Curia ha tempestivamente inviato una richiesta di finanziamento alla commissione episcopale italiana e alla soprintendenza per ottenere le necessarie autorizzazioni a procedere, con il benestare dell’arcivescovo Padre Paolo Atzei, sempre molto attento alle esigenze della comunità. Come sottolineato da Mons Zichi, “E’ fondamentale che si comprenda che la Curia sta intervenendo e che, vista la gravità della situazione, si è data la precedenza a questo intervento, grazie soprattutto alla disponibilità dell'Amministrazione comunale che non ha esitato a mettere a disposizione il 50%". “Mi ritengo contenta e soddisfatta” afferma il sindaco Maria Antonietta Uras, “per aver risolto insieme alla Curia nelle persone di Mons Giancarlo Zichi e dell’Arch. Monica Ortu nonchè con la collaborazione seria e veloce dell’Ufficio Tecnico del Comune di Giave, un grave problema che andava avanti già da diverso tempo come si evince dalle comunicazioni allegate che la precedente Amministrazione aveva avanzato nel marzo 2014 ai VVFF e comunicazione Vigili del fuoco che invitavano l’Amm.ne a prendere provvedimenti contingibili e d’urgenza, visto che dal sopralluogo effettuato nel luogo di culto era stato rilevato un grave caso di pericolosità del campanile”. Maria Antonietta Uras divenuta Sindaco nel Giugno del 2015, entro lo stesso anno prese a cuore il problema con la propria Amministrazione nell’intento di trovare una soluzione. In 18 mesi di legislatura, è il secondo finanziamento che riceve per il suo comune dopo la comunicazione ricevuta dalla RAS di 80000 euro per la sistemazione della strada interessata dalla frana in loc. Su Pittu. Storicamente la Chiesa di Sant'Andrea, riedificata in forme tardogotiche intorno al 1583, pur rimaneggiata nei secoli successivi, conserva le caratteristiche delle chiese tardogotiche di impronta catalana del nord Sardegna. Il campanile, ha base quadrata nei primi due ordini e canna ottagonale con guglia conica ornata da gattoni. Esattamente come accaduto per la facciata, e le differenze dei materiali, evidenzia le due fasi costruttive. “Se tutto va come dovrebbe, i lavori potrebbero partire per la primavera, maggio al più tardi giugno e avranno la durata di tre mesi circa, poiché riguarderanno sia il consolidamento statico della struttura campanaria, sia il consolidamento dell'apparato lapideo” afferma l’arch. Monica Ortu, che si occuperà della progettazione e direzione lavori. Un lavoro di manutenzione straordinaria che porrebbe fine a una situazione di degrado dovuta all'incedere del tempo, con l'obiettivo di restituire ai giavesi un'opera di straordinaria bellezza, punto di riferimento per la collettività.

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