Brutta partita quella che si gioca in un rinnovato Friuli tra Udinese e Cagliari. López, che deve fronteggiare le assenze del capitano Daniele Conti e dei sardi Cossu e Pisano, decide di schierare Radja Nainggolan in regia, supportato da Eriksson e Dessena con Ibraimi sulla trequarti per ispirare Ibarbo e Pinilla (preferito a Sau). L’Udinese si schiera invece col 3-5-1-1, marchio di fabbrica di Guidolin, con Di Natale davanti a Nico Lopez e Basta, e Gabriel Silva sulle corsie laterali. I Rossoblù iniziano bene e, dopo appena 4’, Murru scheggia la traversa con un insidioso tiro-cross. Il tiki-taka del Cagliari è bello e lucido ma anche esasperante e inconcludente La superiorità Sarda a metà campo non da i suoi frutti e i friulani trovano l’uno a zero: punizione di Di Natale, il pallone latita nei pressi di Danilo che scaraventa con forza in rete. Il Cagliari prova a scuotersi, ma Ibarbo non punge e Pinilla gioca troppo defilato.
Nella ripresa la musica non cambia e Di Natale chiude la pratica con una splendida punizione all’incrocio dal vertice sinistro dell’area. Entrano Sau e Cabrera per Eriksson e un deludente Ibraimi. Nainggolan e Murru provano a prendersi la squadra sulle spalle ma è l’Udinese a sfiorare il Tris, con Di Natale che si divora un gol a tu per tu con Agazzi su azione di rimessa. All’82” testa di Pinilla di poco a lato su cross di Perico e all’84” gran occasione per Ibarbo che soffia il pallone a Naldo ma trova la paratona di Kelava che nega il gol da pochi passi.
La partita mette in luce la sfortuna del Cagliari e i suoi maggiori difetti. I gol arrivano spesso da palla inattiva e il possesso palla è si bello e preciso ma è necessario chiudere l’azione. Nota positiva è Murru, classe ’94, che a 19 anni dimostra l’esperienza di un difensore navigato: copre, tampona, recupera palla e riparte, si spinge spesso in avanti sfiorando anche il gol. Prandelli, occhio al Selargino.