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Sos Furraghes: vecchi mestieri in mostra a Borutta

Da giovedì 12 a sabato 14 dicembre

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Borutta recupera le tradizioni e accende Sos Furraghes. Tre giorni dedicati alla riattivazione delle vecchie fornaci e al recupero dei tratti lessicali del processo produttivo della calce. Da giovedì 12 a sabato 14 dicembre una serie di incontri valorizzerà l’altopiano calcareo di Mura e permetterà la visita dell’area archeologica del paese.
Un progetto aperto alle scolaresche, agli amanti della storia e della cultura popolare, un invito al turismo interno e non solo.
I tre giorni prenderanno il via giovedì 12 con l’accensione della fornace alle ore 15, seguendo i metodi e le attrezzature tradizionali usate in passato.
Venerdì 13 e sabato 14 le scolaresche della provincia visiteranno l'altopiano di Mura toccando i siti di archeologia industriale e si soffermeranno presso la fornace accesa per apprendere indicazioni sulla sua funzione e utilizzo. La giornata comprenderà anche la visita alla Basilica di San Pietro di Sorres: visita guidata alla chiesa, al monastero e ai suoi segreti, al laboratorio di restauro dei libri antichi guidato dal Padre Abate, al museo e al laboratorio didattico sui pipistrelli della vicina grotta Ulari. Una colazione con prodotti tipici locali presso le tipiche "pinnetas de pedra" permetterà di immergersi ancora di più nel territorio e i suoi antichi ritmi. 
Sabato alle 11,30 la fornace verrà spenta e la calce viva verrà raccolta. Alle 13 Giovanni Francello, studioso di storia dell’alimentazione, e Pasquale Tanda, artigiano della pasta, accompagneranno i presenti in un pranzo con pietanze tipiche di un lavoratore delle fornaci.  Alle 15,30 inizierà il convegno dal titolo “La produzione della calce passato e presente a confronto", al quale interverrà Silvano Arru, sindaco di Borutta, dott. Andrea Rattazzi, presidente del Forum Calce, arch. Gabriela Frulio, arch. Gavino Cau, socio ANAB, prof. Marco Milanese, docente di archeologia medievale, seguiranno le testimonianze delle persone che hanno avuto un ruolo nella produzione della calce nelle fornaci di Mura. La calce di Mura è sempre stata considerata una delle migliori perché pura. Le fornaci, in buone condizioni, sono state dismesse intorno agli anni sessanta. “Questi tre giorni di visite guidate – spiega Salvatore Ferrandu, professore d’arte e ricercatore di cultura popolare e territorio che ha supportato l’amministrazione nell’ideazione del progetto sugli antichi mestieri - possono essere un punto di partenza per riattivare a uso restauro qualche fornace, ma soprattutto uno stimolo a non perdere l’opportunità di tutelare il patrimonio ambientale e dei mestieri”.
All’interno dell’altopiano ci sono quattro chiese testimonianza delle diverse epoche di fiorente attività religiosa nel territorio. La basilica di San Pietro di Sorres, le chiese di Santa Vittoria e Sant’Antonio di epoca romanica, e l’ulteriore chiesa di Sant’Antonio costruita nel 1600. L’intera area crea un percorso che racconta la Valle dei Nuraghi; dall’altopiano di Mura si dipanano gli antichi viottoli di campagna che collegano i vari paesini e Sos Furraghes è l’incentivo a fare di quelle strade, ormai dimora di rovi e macchia mediterranea, un percorso guidato. “Salvaguardando l’intera area che ospita i dieci furraghes – prosegue il professor Ferrandu - si tutela il patrimonio del paese, la sua storia e le sue tradizioni. Il percorso individuato dall’amministrazione comunale di Borutta segue la giusta direzione per uno reale sviluppo e la conservazione degli antichi mestieri, volano per l’economia futura.
Al termine del convegno pomeridiano sarà presentato il calendario "Sorres" contro la violenza alle donne e il femminicidio, presentato dalla Rete delle Donne di Sassari, con un'introduzione dell'esperta d'arte Mariolina Cosseddu e con un contributo del poeta Alberto Masala.

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